CEPIM: Convegno “La Nuova Via della Seta”
CEPIM – Interporto di Parma ha organizzato, lo scorso martedì 24 ottobre, presso la sede romana di Confindustria, un convegno intitolato “La Nuova Via della Seta” che si prefiggeva l’obiettivo di fare il punto sulle iniziative internazionali relative alla Silk Road coinvolgendo i maggiori protagonisti del settore del trasporto e della logistica italiana.
La giornata si è divisa in quattro momenti: la prima parte era riservata a professori e consulenti tra cui ISPI, l’Università Uniparthenope di Napoli, KPMG e Antwerp University. Il secondo gruppo invece è stato dedicato ai reali utilizzatori della Via della Seta: tra questi hanno partecipato differenti Autorità portuali italiane, alcuni operatori di trasporto che operano sulla tale via e rappresentanti di alcuni paesi asiatici ed europei coinvolti, tra questi vi erano esponenti kazaki, azeri e cinesi. La prima parte di giornata si è conclusa con le considerazioni di Ivano Russo del Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La ripresa dei lavori riguardava la digitalizzazione come parte essenziale del network in cui sono intervenute differenti realtà tra cui le Dogane e Uirnet; mentre il quarto box è stato dedicato alle associazioni di categoria in cui è intervenuto anche il Dott. Azzali di UPI Parma “L’apertura delle nuove vie della seta, rappresenta un’opportunità, ma anche un rischio per il sistema economico italiano e europeo che potrà essere gestito con successo se i Paesi dell’UE riusciranno, anche grazie allo stimolo degli imprenditori italiani, a creare un’offerta produttiva e di servizi competitiva con la forza dell’economia cinese”.
Il convegno si è concluso con una tavola rotonda che ha permesso di analizzare le opportunità ed i vincoli per il possibile sviluppo della Via della Seta “italiana” al fine di incentivare le relazioni commerciali coinvolgendo anche il nostro Paese.
“Sono stati tanti gli spunti di discussione” racconta l’Ing. Capitani AD di CEPIM Interporto di Parma, che ha organizzato il convegno “auspichiamo che non mancheranno altre occasioni di confronto, l’obiettivo infatti è quello di rendere le idee portate al convegno quanto più attuabili possibile. È necessario creare altri momenti per lavorare insieme, fare networking e avere l’opportunità di un maggior dialogo tra gli stakeholder internazionali”.