Interporto
Grazie a un’esperienza lunga cinquanta anni, CEPIM promuove lo sviluppo e il potenziamento dell’area interportuale, delle sue infrastrutture e di terminali ferroviari per attività logistiche intermodali, multimodali e convenzionali.
Una storia che parte da lontano
La nascita dei primi complessi infrastrutturali chiamati interporti, negli anni Settanta, aprì la strada all’intermodalità – ovvero allo scambio tra le modalità nel trasporto delle merci – ed ha avviato una nuova organizzazione dello spazio urbanizzato, ispirato a principi di razionalizzazione, di efficienza operativa ed economica e, non meno importante, di qualità della vita ed ecosostenibilità.
Gli interporti diventano la dorsale di transito delle merci in Italia. È questo il contesto nel quale si sviluppa l’idea dell’Interporto di Parma. Nel 1974 viene fondato il Centro Padano Interscambio Merci (CEPIM), la società che ha il compito di progettare, implementare, promuovere e coordinare lo sviluppo dell’Interporto, grazie ad un accordo tra ENI, gli Enti pubblici, la Regione Emilia Romagna e alcuni istituti di credito.
A distanza di cinquanta anni dalla fondazione, CEPIM prosegue il suo ruolo di coordinatore dell’Interporto di Parma.